COMUNICATO STAMPA - SERIE A REVOLUTION






Serie A Revolution – Il Bel Paese richiama i campioni” è il titolo del convegno che si è svolto il 18 novembre presso la Scuola superiore per mediatori linguistici a ordinamento universitario Limec MILANO. L’occasione è stata la presentazione del primo ed unico corso di Laurea triennale in Scienze della Mediazione Linguistica per lo Sport Management in Italia, alla presenza di esperti, professionisti in ambito calcistico, e giornalisti sportivi.


I temi dibattuti sono stati molteplici, dai cambiamenti del calciomercato alle strategie di campo e fiscali che il mondo calcistico deve conoscere per poter dirigere le sfide di un campionato in evoluzione. Dopo i saluti iniziali del presidente del Limec Milano, Giorgia Matteucci, è spettato al giornalista di Sky Sport Italia Gianluca Di Marzio introdurre e moderare l’incontro.

Carlo Osti, direttore sportivo della Sampdoria, ha sottolineato l’importanza che oggi ha la conoscenza delle lingue straniere anche nel mondo del calcio, ormai privo, dopo la sentenza Bosman, di ogni tipo di frontiera. Andrea D’Amico, procuratore sportivo, ha a sua volta spiegato come l’arrivo di Cristiano Ronaldo alla Juventus abbia contribuito a cambiare il rapporto tra il calcio internazionale e il mercato italiano, diventato da qualche anno un campionato di passaggio che valorizzava giovani giocatori per poi vederli partire verso destinazioni straniere. Un tempo invece i campioni stranieri venivano in Italia, amandola e non considerandola una "stazione" di passaggio. Ha spiegato inoltre come sarà quasi inevitabile arrivare a una SuperLega Europea che metta di fronte club situati, non solo per valore sportivo ma anche per fatturato, nello stesso posizionamento.

A proposito di esperienze all’estero, Daniele Bonera, oggi collaboratore tecnico del Milan, ha parlato della sua esperienza in Spagna al Villareal, facendo notare da una parte come in Italia forse si tenda a sottovalutare l’importanza del nostro campionato, dall’altro, come la pressione sui giocatori sia decisamente minore e consenta quindi prestazioni superiori da parte degli stessi.

L’arrivo di calciatori stranieri in Italia e quello conseguente della conoscenza delle lingue, è stato affrontato da Cristian Brocchi, oggi allenatore del Monza, che ritiene che una conoscenza ampia delle lingue sia importante e che non si possa prescindere dalla conoscenza della lingua del Paese del club di appartenenza. Daniele Massaro, ex giocatore del Milan “degli invincibili”,  ha ricordato come per esempio Zvonimir Boban parlasse benissimo l’italiano, mentre altri conoscessero appena due frasi di inglese base. Oggi – ha concluso – la comunicazione è fondamentale.

 

Il procuratore Giuseppe Riso ha ricordato come la non conoscenza delle lingue sia stato un limite per le “vecchie” generazioni, invitando gli studenti a introdurre invece nel mondo del sport, e delle sue varie professionalità, una perfetta conoscenza soprattutto della lingua inglese e spagnola, fortemente utilizzate nel mondo calcistico.

E per questo può essere fondamentale frequentare un corso come quello che è stato presentato oggi alla Limec Milano.

 

Paolo Viganò, direttore della comunicazione della Sampdoria, ha precisato come il mondo del calcio dia oggi molte più possibilità di lavoro nell’ambito della comunicazione e sottolineando l'importanza dell'interprete, portando come esempio Josè Mourinho che in occasione della partita di Champions League Chelsea - Inter chiese di avere con sé il suo interprete personale per evitare fraintendimenti linguistici.

E’ toccato poi a Maurizio Ganz, allenatore del Milan Women, squadra femminile che ha ben 10 giocatrici straniere, spiegare come la voglia di imparare a comunicare sia fondamentale nel calcio maschile e femminile di oggi. Elisabet Spina del settore women del Milan ha parlato della crescita anche in termini economici del calcio femminile in Italia, citando per esempio l’apertura per la prima volta di una biglietteria in occasione della recente gara di campionato tra il Milan e la Juventus. 


Si è poi parlato di come l’era dei Social Media abbia avuto un impatto dirompente sul mondo del calcio, costringendo le società a porre una maggiore attenzione ai comportamenti dei propri atleti, fin dal settore giovanile, per aiutarli a gestire la loro presenza nel mondo digitale.
Fabio Iudica, arbitro Tas/Cas-Olimpialex, ha a sua volta sottolineato l’importanza del mediatore linguistico nelle sedi legali, mentre Renzo Revello, Country Representative Italy Ajax Coaching Acadamey e Cruyff Institute, ha spiegato la filosofia del club di Amsterdam che cresce i ragazzi anche dal punto di vista comportamentale, facendoli diventare non solo giocatori, ma anche persone adulte, fino al termine della loro attività agonistica.


Infine Giorgia Matteucci ha presentato il nuovo corso di specializzazione le cui lezioni inizieranno a ottobre 2020, che lei – ha confessato – considera quasi come un "figlio", essendo stata una sua idea. “Mi ero accorta”, ha detto la presidente del Limec Milano, “che mancava qualcosa a livello linguistico nel mondo dello sport.

Nel settore dei procuratori questa non conoscenza ha impedito in passato di concludere contratti importanti. Il nuovo corso triennale invece preparerà ragazzi in grado di affiancare chi lavora nel mondo del calcio e dello sport in generale.

Il traduttore e l’interprete devono essere specializzati nel mondo sportivo e capaci di gestire un atleta straniero quando si presenta alla stampa, al momento della contrattualizzazione, fino ai contratti di sponsorizzazione. Sarà una buona opportunità per i ragazzi trovare un lavoro in un ambiente che di opportunità ne può offrire davvero tante”.