COMUNICAZIONE DALLA PRESIDENZA






 

Carissimi compagni di cammino, poiché questo siamo nel nostro Istituto: studenti, docenti e personale amministrativo,

mi permetto di scrivervi per ricordarvi che proprio la prova dello “studio ai tempi del coronavirus” ci riporta a riflettere sulle motivazioni del nostro ruolo nella Società. Stiamo affrontando insieme un’epidemia che si è diffusa in un Mondo che unisce sempre più il reale al virtuale. Accanto alla malattia che fisicamente sta cambiando il nostro modo di vivere, stiamo affrontando anche la paura che si diffonde attraverso i media e la comunicazione. La paura nasce da ciò che ignoriamo, ma per illuminarci nel sapere c’è la scienza, alla quale dobbiamo affidarci e che dobbiamo divulgare attraverso un uso responsabile delle parole. Quanto è importante oggi essere pienamente consapevoli della scelta fatta di diventare mediatori linguistici: di avere scelto di studiare per aiutare gli altri a comprendere, agire secondo razionalità e affrontare le paure che nascono dall’ignoto o dal frainteso. Siate orgogliosi, cari compagni di cammino, dell’apporto che insieme ognuno di noi sta cercando di dare per affrontare al meglio questo periodo e trarne degl’insegnamenti atti a costruire un domani migliore, attraverso lo studio, la ricerca, la formazione, la gestione amministrativa.

Ricordiamoci che stiamo studiando e lavorando per essere strumenti di crescita comune, per la società. Il mediatore linguistico diviene il costruttore di ponti interculturali, con i quali arrivare a conoscere, per aprirsi alla verità. 

Paura? È umano e comprensibile averla, ma non può allentare i legami della nostra “comunità in cammino”. Stiamo approntando modalità di didattica on-line, con i nostri docenti, siamo gli uni a disposizione degli altri e tutti insieme preziosi apportatori di una crescita comune. Traiamo degl’insegnamenti da questo momento difficile e viviamo intensamente la nostra SSML, che tornerà -speriamo a breve – a essere un luogo di dialogo, amicizia, scienza e crescita vissute umanamente. Guardando le aule vuote in questi giorni, cresce ancora più in noi la voglia di rendere Limec Milano un luogo dove gli studenti non ascoltino solo le lezioni, ma vivano un momento di comunità che s’interroga sull’oggi e cerca insieme di affrontare con serenità le nuove sfide.

Un caro saluto e un grande abbraccio a tutti Voi.

Giorgia Matteucci

#LIVINGLIMEC